Matteo Bertagnoli
Civico 21
Civico 21

Matteo è nato nel 1996 a Verona, ha un fratello più piccolo e chiunque lo conosca sa del suo grande amore per la musica. I suoi cantautori preferiti? De André, Battiato, Dalla, Mia Martini e su tutti Johnny Cash, che canta e suona con la sua chitarra acustica.
Seconda solo alla musica viene la passione per la serie Casa Vianello con Sandra e Raimondo, tanto da riguardare le puntate in DVD.
Attività sempre diverse
Ha studiato contabilità all’Istituto Canossiano a San Zeno, dopodiché ha svolto varie attività, tra cui un tirocinio lavorativo alla tipografia della casa madre calabriana San Zeno in Monte: il luogo però non era adatto a Matteo, che aveva bisogno di un ambiente un po’ più protetto e per questo dopo qualche mese è stato trasferito al Civico 21 in Galleria Filippini dove è abbastanza autonomo per muoversi in autobus.
È qui da un paio d’anni, lavora dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.15 e qualche volta il weekend presso il Rifugio Podestaria, dove con gli altri ragazzi si occupa di sparecchiare i tavoli.
Al Civico 21 svolge attività sempre diverse, come pulire i vasetti per le marmellate, fare la carta riciclata, pulire il laboratorio, sistemare i prodotti della Bottega dello Speziale, curare le aree verdi di Galleria Filippini e dell’Ospedale di Marzana. Se gli si chiede qual è la sua attività preferita risponde che non ne ha, fa semplicemente quello che c’è da fare con responsabilità.
Cosa fare da grande
Per il suo futuro ha un sogno: lavorare in un negozio di dischi, dove catalogare i vinili per autore. Ma a Verona di questi luoghi ce ne sono pochissimi e Matteo ha i piedi ben piantati per terra.
Al Civico 21 si trova bene con tutti, è un ambiente bello e familiare, ma sa anche che non può “stare qui a vita”: grazie al supporto delle operatrici, la Cooperativa gli sta dando l’opportunità di imparare un mestiere e di costruirsi così un futuro.
Inoltre qui può conoscere sempre persone nuove e in passato ha anche trovato l’amore. In cambio di tutto questo Matteo dona la positività che porta dentro, per sé, per i colleghi e le operatrici.
Il suo motto di vita non poteva che ispirarsi a una canzone di Johnny Cash: “camminare sulla linea”, ovvero andare sempre avanti e mai indietro.