Matteo Brentaro

Cucina Galleria Filippini

Cucina Galleria Filippini

Nato a Verona quarantatré anni fa, Matteo vive oggi a Dossobuono, un luogo vicino alla città ma vivibile grazie ai tanti spazi verdi. Tutto ciò che è movimento lo appassiona, dalla bicicletta alle camminate, passando per il windsurf che praticava in passato. Ha viaggiato molto.

Il primo contatto con il mondo calabriano è avvenuto nel 2013, quando ha iniziato come volontario nella stagione estiva al Rifugio Novezzina sul Monte Baldo, allora gestito dalla nostra Cooperativa. 

Ritmi più umani

Quando poco dopo è entrato nella sede di via Gardesane, il laboratorio alimentare ancora non esisteva. Infatti sarebbe nato l’anno dopo e Matteo, che proviene da una famiglia di ristoratori con i ritmi pressanti e frenetici tipici di questo settore, vi ha trovato una dimensione decisamente più umana e rispettosa del tempo libero.

Qui Matteo ha lavorato per otto anni, fino a quando si è cominciato a parlare di un nuovo entusiasmante progetto: un laboratorio alimentare per Coldiretti Verona, dove si producessero conserve a km zero e si valorizzasse l’aspetto umano attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Da quel momento i ritmi della cucina sono tornati a essere un po’ più sostenuti: con l’apertura della Gastronomia del Mercato e lo sviluppo del catering sociale della Bottega dello Speziale, infatti, si lavora spesso anche nei weekend; ma al contempo c’è stato un aumento di qualità che porta molti più clienti, i quali apprezzano il lavoro svolto. Insomma, insieme alla fatica sono arrivate le soddisfazioni.

Uno spazio di qualità

Matteo è nella Cooperativa da undici anni e riconosce che non è un’azienda come le altre, è come una grande famiglia che rispetta le persone con i propri ritmi. Dopo varie esperienze nella ristorazione che non lo hanno soddisfatto, l’allora direttore Gianfranco Zavanella ha riposto fiducia in lui e la Cooperativa gli ha dato uno “spazio”, ovvero un tempo libero di qualità da dedicare alle altre passioni. 

Così come Gianfranco è un punto di riferimento perché c’è sempre, anche oltre l’orario lavorativo, anche Matteo ritiene di essere stato un punto fermo nella cucina della Cooperativa nonostante i grandi cambiamenti degli ultimi anni.

Tutto questo è stato possibile grazie all’attitudine personale di Matteo, che con la convinzione che “viaggiare apre la mente” ha imparato ad adattarsi e a essere versatile, nella vita e ancor più sul lavoro.