Riccardo Rossi
Riccardo è uno dei pilastri della nostra Cooperativa, anche se è difficile definire il suo ruolo con una parola sola. In passato ha fatto parte dell’organo di Direzione, mentre oggi è membro del Comitato di indirizzo, segue le attività di data entry per la Camera di Commercio di Verona e parte del settore servizi di Pulizie, è responsabile di area per il settore Portierato e Sorveglianza. Ha una grande passione: la musica.
Dall’architettura alle persone
Il percorso che ha portato Riccardo a lavorare per una cooperativa sociale è tortuoso e allo stesso tempo semplice. Si è laureato in Architettura con una tesi sui manicomi e i luoghi della follia: questo e il fatto di essere obiettore di coscienza sono stati i ganci inaspettati che l’hanno portato nel mondo del sociale. Nel 1993, infatti, ha svolto il servizio civile, allora obiezione di coscienza, presso “La Scintilla”, una cooperativa sociale di Isola della Scala (VR), un’esperienza che Riccardo definisce unica e speciale.
Nel 1998 ha avuto il primo contatto ufficiale con il mondo calabriano, quando è stato assunto per una collaborazione di due anni con l’Associazione Centro Studi “Opera Don Calabria” di Verona che aveva sede presso la casa madre di San Zeno in Monte: il progetto di ricerca riguardava le forme estreme di disagio giovanile, anoressia, bulimia, suicidi e tossicodipendenze nell’età dell’adolescenza. All’inizio Riccardo si doveva occupare di una ricerca di dati epidemiologici, invece poi si è ritrovato a visitare alcune comunità di recupero e realizzare in collaborazione con l’equipe di psicologi le interviste agli adolescenti. Una volta terminato il biennio di contratto, dall’Opera Don Calabria è arrivata una nuova proposta di assunzione, ma con essa anche una scelta: case famiglia o cooperativa sociale?
Una casa, una famiglia
Riccardo ha scelto la cooperativa; per la precisione, la Cooperativa Sociale Centro di Lavoro San Giovanni Calabria, dove lavora dal 2001. Il suo primo compito è stato imparare ad utilizzare il software della Camera di Commercio per l’aggiornamento delle visure camerali del Registro Imprese e seguire quindi la nascita di un nuovo laboratorio di informatica dove inserire al lavoro persone con disabilità che venivano da percorsi di riabilitazione all’interno del Centro Don Calabria.
A posteriori chissà se è stata la decisione migliore, ma è certo che la Cooperativa ha rappresentato il suo primo lavoro stabile grazie al quale poi è arrivato tutto il resto. Qui ha trovato una casa e una grande famiglia.
Quello che sa è che non avrebbe mai immaginato di lavorare con le persone, lui si immaginava architetto. Eppure questo imprevisto continua ad essere un viaggio emozionante!